La muscolatura è organizzata secondo specifiche sequenze, i
muscoli non lavorano in modo isolato, ma si attivano a catena. Questo
significa che una sollecitazione in una sezione della catena avrà
conseguenze su tutti gli anelli della stessa.
Le catene muscolari svolgono il doppio ruolo di
agonista/antagonista e così, lo stato di eccessivo tono di una catena,
provocherà uno stato di abbattimento del tono muscolare nella catena
opposta.
Ogni tipologia di piede attiva o disattiva specifici muscoli che facendo parte delle catene muscolari creano adattamenti a cascata, ed ecco che muscoli piccoli come l'adduttore dall'alluce, il flessore corto dell alluce, il flessore corto o l'abduttore del V dito, possono essere in uno stato di ipertono o ipotono e favorire la tendenza al valgo o al varo, programmando eccessivamente la catena muscolare di cui fanno parte.
Quando l'articolazione sottoastragalica è in una posizione pronata, la superficie plantare del primo raggio si porta a livello della doccia peroneale. La contrazione del muscolo peroneo lungo produce una forza sul primo raggio in abduzione, ma non esercita alcuna forza di flessione plantare significativa sul primo raggio. Se il piede non è solo pronato sublussato a livello delle articolazioni sottoastragalica e mediotarsica, il peroneo lungo può addirittura esercitare una lieve forza di flessione dorsale sul primo raggio. Quando il peroneo lungo non è in grado di esercitare un'adeguata forza plantarflessoria sulla base del primo raggio, le forze di reazione del terreno dirette verso l'alto contro la prima testa metatarsale lo dorsoflettono e lo invertono. Tale condizione di instabilità del primo raggio è definita "ipermobile" ed è una condizione anatomica quando il piede è nel periodo propulsivo della fase di appoggio del cammino.
Il valgismo e il varismo sono la conseguenza delle catene denominate da Busquet, chiusura ed apertura. Il soggetto normale presenta le due catene in equilibrio.
Quando la catena di chiusura è predominante, la rotazione interna del femore e della gamba porterà oltre valgo del piede, il valgo del ginocchio con conseguenze a livello della rotula, e problematiche di eccessiva tensione dell'articolazione coxofemorale, il sacro si orizzontalizzerà con un aumento delle lordosi fisiologiche.
La catena di apertura, provoca la rotazione esterna di gamba e coscia, il varo del piede e del ginocchio, con eccessiva tensione su menischi e crociato anteriore, il sacro si verticalizza e le lordosi si appianano. Le articolazioni progressivamente si ritroveranno a lavorare su punti in cui la cartilagine non è predisposta a quel tipo di carico, le inserzioni sopporteranno carichi limitati si infiammeranno, e lo stato di tensione permanente le renderà fragili, le vertebre si posizioneranno in modo errato nello spazio e diminuiranno il carico sopportabile.
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