Il piede piatto e cavo non deve mai essere considerato come un evento morboso localizzato, ma deve essere sempre inserito in una sindrome pronatoria più complessa. Particolare attenzione deve essere sempre alle ripercussioni sovra segmentarie di postura associata a tale affezione. L’iperpronazione del piede piatto e cavo (detto piede piatto falso francese) determina la rotazione interna degli arti inferiori con tendenza al valgismo delle ginocchia, cui segue l’inclinazione in avanti del bacino anti eversione che a sua volta determina l’aumento di lordosi lombare, caratterizzando in tal modo la postura di tali pazienti. Le informazioni plantarie sono uniche a derivare da un recettore sensoriale fisso a diretto contatto con la suola. La capacità del piede di mantenere l’equilibrio stabile e creare constanti condizioni fisiche omeostatiche è possibile solo quando si creano condizioni ambientali esterne stabili. Il trattamento non invasivo del piede piatto e cavo nel bambino e adulto consente nell’uso di un plantare adattabile propriocettivo ekovel con sostegno ad arco longitudinale mediale e esterno che si opponga alla caduta della volta, in modo da fare assumere passivamente una morfologia normale e taratura di pressione sui ricettori sensoriali dell'avanpiede e del retropiede in modo da far innescare il riflesso miotattico inverso che determina il rilasciamento della muscolatura, in particolare del peroneo lungo che viene così riprogrammato dinamicamente. In tal modo il piede viene gradualmente sgravato dalle tensioni eccessive che vengono a crearsi sui tendini e sulle articolazioni mediali arrestando cosi l’evoluzione e progressione artrosica dello scheletro e la degenerazione dei muscoli e dei ligamenti. Tale equilibrio parametrico si ripercuote inoltre sulla catena cinetica ottimizzando il riallineamento posturale a precisione micromillimetrica dei segmenti sovrastanti, eliminando posizioni viziate, causa di contrarre dolori spece a livello lombare. Il plantare propriocettivo adattabile ekovel in età matura avrà una funzione passiva che da stabilità ontomorfogenesica e crea condizioni omneostatiche ideali.
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