Colonna vertebrale

A differenza di tutti gli altri mammiferi quadrupedi che stanno in piedi e camminano in modo corretto, poco dopo la nascita l'uomo deve attendere circa 6 anni per ottenere una postura stabile (e una maturazione degli atti di degluttazione e masticazione).

A circa 12 mesi di vita si ha il passaggio graduale al bipodalismo ma è solo all'età di 5/6 anni che si formano e si stabilizzano le curve vertebrali (lordosi lombare e cervicale e cifosi dorsale) e ciò avviene grazie alla maturazione estero-propriocettiva del piede (il piede è fisiologicamente piatto fino all'età di circa 4 anni per poi trasformarsi gradualmente in una struttura elicoidale a passo variabile).

È quindi il piede il responsabile delle modificaioni delle curve vertebrali in posizione eretta (ortostatismo); la fisiologica lordosi lombare si forma e si stabilizza a partire dalla formazione di una fisiologica e stabile volta plantare, a 5/6 anni di età, che libera il tronco cefalico da uno stato di ipertonicità, regolando così anche la cifosi dorsale e la lordosi cervicale. Prima di questa età a partire da circa 1 anno, è normale che il piede sia un po' pronato e piatto, che le ginocchia siano un po' valghe e che vi sia una leggera iperlordosi lombare. Mentre nel neonato e fino a circa 8 mesi, è fisiologica la presenza di ginocchia vare e piede in supinazione. Tutti gli studi hanno confermato che la formazione delle curve parte dal basso.

Il completamento dello sviluppo della funzione posturale (sistema tonico-posturale) avviene abitualmente verso gli 11 anni e resta poi stabile sino a circa 65 anni.

La formazione e l'accrescimento del sistema muscolo-fisicale-scheletrico e del piano occlusale sono il risultato della complessa e personale azione antigravitazionale dell'individuo.

La colonna vertebrale, a seconda del suo grado di lordosi, condiziona la statica del bacino, più o meno in antiversione, più o meno in retroversione.

Questi adattamenti statici del bacino sono organizzati dalle catene muscolari del tronco e da quelle degli arti inferiori.

In funzione del posizionamento del bacino, alcune catene degli arti inferiori saranno iper-programmate, e altre deprogrammate.

Poichè tutte le catene muscolari si avvolgono a livello degli arti, l'architettura delle volte plantari sarà modificata secondo le varie valorizzazioni delle catene. Esiste un interdipendenza fra colonna lombare, bacino e arco plantare longitudinale mediale,esterno e trasversale.

La colonna vertebrale può far variare la sua statica in funzione dei fattori muscolo-scheletrici, meccanica vertebrale, tensioni muscolari, attività fisica, posizione di lavoro, trauma, ecc.